2.
Benessere

Si è soliti pensare che abbiamo bisogno di rivolgerci allo psicologo solo davanti ad una situazione di disagio, patologia o malessere conclamato.
​
Fatichiamo a prendere in considerazione l'idea che si possa potenziare il benessere mentale così come si potenzia il benessere fisico.
​
​
La Psicologia Positiva promuove il funzionamento ottimale dell'essere umano attraverso:
​
-
l'enfasi di risorse e potenzialità dell'individuo anziché carenze, deficit e patologie
-
la promozione della salute anziché la prevenzione e la cura
-
l'adozione di un approccio bio-psico-sociale anziché bio-medico
​
​
La Costituzione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nel 1948 ha definito la salute come:
"Uno stato di completo benessere fisico, sociale e mentale, e non soltanto l'assenza di malattia o di infermità".
​
L'assenza di malattia o la mancanza di un disturbo può essere quindi un criterio necessario ma NON sufficiente a garantire la salute mentale.
​
Cosa favorisce dunque la salute mentale?
​
Per rispondere a questa domanda la Psicologia Positiva si è occupata di studiare il significato di benessere.
​
Il BENESSERE è dato da fattori oggettivi: economici (reddito, status sociale, occupazione), sociali (status coniugale, istruzione, ruoli) e fisici (presenza di malattie, accessibilità alle cure mediche); e da fattori soggettivi: emotivi (emozioni piacevoli) e cognitivi (soddisfazione).
​
La Psicologia Positiva può intervenire sul BENESSERE SOGGETTIVO andando a lavorare sugli aspetti emotivi e cognitivi.
​
